Un anello con teschio non passa mai inosservato anche perché è impossibile negare che il primo riferimento del teschio sia la morte. Il teschio è inoltre – tra tutte le ossa del nostro corpo – quello più inequivocabilmente umano. Un osso allungato, come un femore, potrebbe essere anche di un altro animale, il teschio no. Quindi il teschio è la nostra morte, la morte specificamente umana, il nostro destino ecumenico.
Anche per questo il simbolo del teschio è presente in quasi tutte le culture, eppure i significati che ha incarnato sono stati molteplici, anche perché ci sono stati nel tempo molti modi di rapportarsi alla morte. Basti pensare ad esempio alla festa dei morti in Messico dove l’iconografia della morte si trasforma in elemento quasi gioioso di celebrazione della vita stessa, oltre che del legame con i defunti e i propri cari.
Accanto quindi ai significati più diretti – il teschio come monito della caducità dell’essere umano, come memento mori – ve ne sono moti altri che si sono stratificati nel tempo e che si allontanano più delle volte dall’aspetto più lugubre e luttuoso.
Il caso degli anelli da bikers è senz’altro tra questi. Per una categoria che ha costruito la propria identità sul mito della libertà, dell’evasione dal conformismo delle regole (basti pensare a un film davvero “fondativo” come Easy Rider), il teschio non è un’allusione diretta alla morte , ma semmai a un modo di vivere la vita. Sapere che esiste la morte e che essa è magari dietro alla prossima curva implica il vivere la vita con un senso di ribellione.
Indossare un anello con teschio è divenuto così una simbolo di trasgressione: il teschio è quello del Jolly Roger dei pirati non quello su cui medita Amleto, né quello che accompagna l’iconografia di San Girolamo. È il simbolo di chi affronta la vita “da duro”, guardandola negli occhi: un simbolo di coraggio e di disprezzo della paura. Implicitamente diviene così anche un simbolo di potere, perché chi non ha paura della morte ha potere sulla propria vita. E – in ultima analisi – anche un simbolo di fratellanza: siamo tutti uguali davanti alla morte e persone il nostro aspetto finale, quando diveniamo scheletri, annulla ogni diversità.
Alla fine spesso chi indossa un anello con un teschio più che della morte stessa parla della vita, della sua vita e del modo in cui ha deciso di viverla: fuori dal branco, con coraggio e determinazione, da ribelle. E vivendone ogni istante con consapevolezza e pienezza.
È naturale che questi significati vadano tanto d’accordo con i bikers e con i rockers, al punto che gli anelli con teschio sono divenuti il simbolo quasi per eccellenza delle due categoria, che anche se non sono perfettamente sovrapponibili hanno moltissimi elementi di contatto tra di loro, così come l’hanno – idealmente – con i pirati inglesi del Settecento. E non a caso la celebrità più famosa per portare al dito un anello con teschio è Keith Richard, il chitarrista dei Rolling Stones, esemplare perfetto di ribelle e icona del rock.
Tuttavia, per quanto sin qui si sia parlato di un immaginario tipicamente maschile, non bisogna pensare che questi siano solo anelli da uomo: quello è solo il quadro storico, l’origine. Oggi si tratta di anelli che possono venire indossati indifferentemente da uomini come da donne.
Può sembrare una domanda strana ma in realtà la cosa ha la sua importanza. Indossando un anello con teschio si può infatti decidere di far sì che il “volto” del teschio sia rivolto verso di noi, oppure verso gli altri. Nel primo modo, guardandosi le mani lo si vedrà correttamente, nel secondo invece lo si vedrà rovesciato anche se gli altri lo vedranno invece dritto il più delle volte (a meno di non sollevare la mano verso l’alto: in tal caso sarebbe capovolto anche per un osservatore esterno).
In realtà non esiste una regola: almeno per quel che riguarda il modo di portare i gioielli le regole le facciamo noi, volta per volta. Però è interessante sapere che nelle comunità di bikers americani una regola in realtà c’è: se per esempio l’anello ha un significato intimo, personale, se è un regalo, allora è consentito indossarlo in modo che sia rivolto verso chi lo indossa. Se invece indica l’appartenenza a un club, allora il teschio deve “guardare gli altri”, perché l’anello esprime appunto un’identità che va comunicata al mondo esterno.
Trattandosi di un elemento particolare e molto richiesto – la cui iconografia è presente anche in tatuaggi e decorazioni di vario genere – la collezione di anelli con teschio in vendita da Ideadada, a Milano, è molto ampia e si accresce e rinnova frequentemente con nuovi arrivi.
Il materiale più presente è l’argento ma esistono anelli con teschio anche in acciaio e in altri metalli. Si va da esemplari impreziositi da tarsie o da lavorazioni più particolari a modelli più lineari e puliti.
Naturalmente i modelli di anelli con teschio presenti nelle foto di questa pagina provengono dalla collezione degli anelli in vendita da Ideadada al momento in cui sono state scattate: è normale aspettarsi che alcuni di questi possano non essere o più presente in negozio perché venduti e che siano stati rimpiazzati da nuovi modelli.